In questa nuova tappa troverete, oltre alle varie
tappe e alle regole per poter partecipare al giveaway finale,
un'interessante intervista all'autore!
Spartan Atto Primo La guerra di Nabide
Yvan Argeadi
Serie: Spartan #1
Copertina a cura di: Cora Graphics
Pagine: 90
Formato: Ebook & Cartaceo
Prezzo Ebook: 0,99€
Prezzo Cartaceo: 8,00€
Data di pubblicazione: 25 agosto 2014
Sinossi:
207
a.C. Re Macanida è morto senza lasciare un erede al trono. Le
città-stato greche del Peloponneso vedono in questo il momento
opportuno per ribellarsi alla secolare egemonia spartana,
coalizzandosi nella Lega Achea e sovvertendo l'ordine naturale delle
cose che Sparta aveva imposto con la guerra e il sangue.
Il
generale spartano Nabide è combattuto tra ciò che è bene e ciò
che è male, due concetti spesso relativi alla morale comune.
Tuttavia egli comprende anche l'importanza dei valori, primo tra
tutti il patriottismo e l'amore verso la propria terra.
Ottenuto
il trono di Sparta con un colpo di stato, riorganizzerà le forze
armate, ripristinerà l'antica costituzione di Licurgo che nei
secoli passati aveva fatto di Sparta la più importante potenza
bellica dell'Occidente, attuerà una serie di riforme sociali volte
ad un evoluzione della stessa e all'utopia di rendere alla sua
patria la giusta immortalità che le è dovuta.
Ma
la realtà non sempre è semplice e Nabide lo comprenderà quando
verrà a conoscenza di chi realmente si cela dietro la rivolta
achea. Una minaccia più grande di quanto lui stesso potesse
immaginare, una Repubblica nascente che sta consolidando le basi per
divenire un Impero: la potenza di Roma.
Minacciato
ma al contempo galvanizzato dalla prospettiva di scontrarsi con un
nemico di tale portata, tra complotti e passioni, violenza e guerra,
ha inizio per Nabide una lunga battaglia che lo condurrà fino al
baratro della follia, un conflitto fatto di non sole armi ma anche
di immani sacrifici.
LE
TAPPE
1
settembre: Schede personaggi Atelier di una Lettrice Compulsiva
REGOLE
PER PARTECIPARE AL GIVEAWAY FINALE
-
Diventare lettori fissi di tutti i blog che partecipano al blog tour
-
Commentare tutte le tappe del blog tour
IL
PREMIO
I
partecipanti al blog tour potranno vincere una copia CARTACEA del
libro Spartan Atto Primo - La guerra di Nabide
QUARTA TAPPA: INTERVISTA ALL'AUTORE:
Ciao
Yvan e benvenuto su Letture Sognanti!
Grazie
a te per questo incontro.
“Spartan-
La guerra di Nabide” uscito da pochi giorni è il primo volume di
una trilogia. Com'è nata l'idea di questa saga e che difficoltà hai
incontrato durante la stesura dei primi due volumi?
L'idea
essenzialmente è nata da una mia passione, la storia di Sparta e di
Roma, e dall'analisi delle uscite sul mercato dei romanzi a tema.
Andiamo,
guardatevi intorno: oltre la metà dei romanzi dedicati alle gesta
romane, non fanno che trattare di personaggi certamente illustri, ma
di cui ormai già si è detto tutto (Giulio Cesare, Augusto ecc) e di
conflitti ormai sviscerati a più riprese come le guerre contro
Gallia o Cartagine.
Stesso
copione per quanto riguarda Sparta. Dozzine di romanzi narranti tutti
la medesima storia, la celebre Guerra Persiana, chi raccontandola da
un punto di vista e chi da un altro, tralasciando conflitti cui la
città guerriera prese parte di gran lunga più significativi.
A
quanti in rete, sui social o nei forum di discussione domandavano se
mai vi fosse stato un incontro tra questi due popoli, romani e
spartani, io rispondo con il mio romanzo.
Spartan
narra una guerra, l'ultima cui Sparta prese parte dopo ottocento anni
di gloriosa storia scritta sui campi di battaglia, che a oggi viene
fatta passare leggermente in sordina sebbene sia a mio avviso uno dei
due conflitti bellici più importanti che l'abbiano vista
protagonista (l'altra è la Guerra del Peloponneso), dal momento che
al termine di questa contesa Sparta come città guerriera
indipendente ha praticamente cessato di esistere.
Mosso
dall'intento di far conoscere questa storia e i personaggi che
l'hanno scritta ho avviato la stesura di Spartan, sperando di essere
riuscito a dare spessore a un frammento di storia ingiustamente
"occultato".
Per
quanto riguarda le difficoltà incontrate, esse riguardano per lo più
l'aspetto tecnico. Conoscendo bene Sparta la storia usciva dalle mie
dita in modo fluido, il problema si è posto nel momento in cui il pc
ha deciso di abbandonarmi e ho dovuto continuare l'opera a mano.
Non
volevo in nessun modo fermarmi, per la semplice ragione che pecco di
inconcludenza. Spesso tendo a cominciare epopee che poi, dopo un
mesetto o due di lavoro, non sento più mie e getto tutto nel cestino
avendo sprecato tempo ed energie.
In
questo caso desideravo concludere la storia di Nabide (il
protagonista dei primi due libri) in maniera più celere possibile,
cercando ovviamente di non tralasciare nulla e non rigettare questa
mia fretta nel romanzo stesso, col timore che la passione per questa
storia si affievolisse prima dell'atto finale della sua vita (il
terzo romanzo, ben lungi dal vedere la luce, tratterà altri temi
comunque legati alla storia originale).
Devo
porgere un particolare ringraziamento a Diletta Brizzi per essersi
fatta carico della fase di trasposizione di quanto avevo scritto a
mano, se non fosse stato per lei a quest'ora non avrebbe visto la
luce nemmeno il primo volume.
Come
sanno i tuoi lettori, sei un profondo conoscitore del passato antico
e mitologico dell'umanità, per scrivere la trilogia di Spartan sei
rimasto fedele al 100% agli eventi capitati in quel periodo o ci sono
dei punti che sei stato “costretto” ad inventare?
La
linea principale della storia è essenzialmente fedele alle esigue
fonti che trattano questi eventi, tuttavia essendo per l'appunto
queste fonti molto scarse ciò mi ha consentito di poter giocare
leggermente di fantasia per tappare alcuni "buchi neri"
nella vita del sovrano spartano, inserendovi vicende verosimili nel
tentativo di dare una spiegazione credibile ad alcune controversie
che lo riguardano.
Un
giorno hai affermato che all'interno dei tuoi volumi c'è un filo
conduttore che li lega uno con l'altro, perché hai scelto proprio
Sparta come ambientazione per il libro?
Per
quanto riguarda le motivazioni della scelta, mi ricollego alla
risposta precedente.
Parlando
invece del famoso "filo conduttore" che collega ogni mio
romanzo, racconto o scritto che sia, si tratti di storici, fantasy,
miti o altro, è qualcosa di profondamente legato al mio modo di
concepire la vita e quanto mi circonda.
Innanzitutto
ognuno dei miei protagonisti, siano essi Ade e Persefone (Take me
into your Hell), Nabide e i suoi compagni (Spartan) o il demone
libidinoso e manipolatore visto in Virtutem Diaboli, sono tutti
accomunati dal medesimo destino. Ognuno di loro a modo suo ha scelto
di "Regnare all'Inferno invece che servire in Paradiso"
(citazione del mio scrittore preferito di cui ho fatto il mio motto
personale), da Persefone con il suo abbandono dell'Olimpo per
dimorare al fianco dell'amato Ade, a quest'ultimo, rivoltatosi contro
Zeus in segno di ribellione alla sua autorità imposta in cambio dei
fasti celesti, a Nabide, il quale ha preferito affrontare la
prospettiva della fine ineluttabile con tutta la sua patria al
seguito, pur di non vivere da vassallo dei romani e degli achei, fino
ad arrivare al demone senza nome del mio ultimo racconto il quale,
per sua natura, non c'è bisogno di dare spiegazioni al riguardo.
Personaggi,
storie, accomunate da questa filosofia di vita Miltoniana.
Ma
non solo, c'è dell'altro... il personaggio misterioso di cui
accennai sul mio blog, presente sotto una forma o un altra in ogni
mio lavoro. Chi riuscirà a localizzarlo in tutte le mie storie,
citando capitolo e riga in cui è presente, avrà dimostrato arguzia
sufficiente per accedere alla seconda fase di un gioco messo in piedi
per stimolare le vostre menti, un enigma, che inserirò in modo
velato (risolta l'identità del personaggio misterioso, il secondo
passo sarà localizzare tale enigma) nel mio prossimo racconto di cui
accennerò nella risposta successiva. In ultimo, trovato anche
questo, spetterà a chi è venuto a capo delle prime due fasi
risolvere l'arcano mistero.
Ci
puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Il
Fascino del Male, questo sarà il titolo di un breve racconto avente
come protagonista un'ammaliante Contessa vampira del 1600, realmente
vissuta, come del resto il più celebre Vlad Dracul, in Ungheria.
Molti
avranno già intuito che si tratta della Contessa Bathory, un
personaggio il cui solo pronunciarne il nome suscita in me un fascino
difficile da gestire.
Ripercorrerà
alcuni tratti storici, ma darà credito al folclore che la vuole
essere una vera creatura delle tenebre. Insomma penso che da questo
racconto potrebbe nascere il nuovo genere dello historical fantasy.
Non
mi piace fossilizzarmi troppo su un genere, amo spaziare molto pur
restando fedele a fatti, miti o dicerie realmente esistenti.
Preferisco riportare in vita storie dimenticate o antiche leggende
che generare una storia da zero facendo leva sulla mia fantasia,
questo perché penso che il mondo abbia molto da raccontare ed è un
peccato non consentirgli di narrare queste storie attraverso la mia
penna.
Grazie
per aver risposto alle domande e aver soddisfatto un pò di curiosità
dei lettori (compresa la sottoscritta :P )
Grazie
a te, gentilissima. A presto!