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30 giugno, 2015

La fucina delle meraviglie pagina grafica

Miei cari dreamers questa sera sono qui per presentarvi una nuova pagina grafica, online solo da qualche giorno sono già riuscita a "catturare" la sua artista e a sottoporla ad una mini intervista, eccola qui tutta per voi -_^


Alessia: Ciao Giovanna, benvenuta su Letture Sognanti e grazie per aver accettato di rispondere a questa mini intervista

Giovanna: Ciao Ale, non sai che piacere mi fa stare qui nel tuo prezioso angolino (che adoro).

Alessia: Hai appena aperto una nuova pagina grafica, ma le persone ti conoscono già grazie a Red Velvet Graphic, quando e come è nata la tua passione per la grafica?

Giovanna: La mia passione per la grafica nasce qualche anno fa. Tutto è partito da alcune piattaforme web per la quale ho iniziato a creare le home page di alcuni gruppi privati, dopo un po' ho scoperto Photoshop e da lì mi si è aperto un mondo. Ho messo su la pagina di Red Velvet senza grandi aspettative e invece, è cresciuta rapidamente riuscendo a sorprendermi. La pagina che ho appena aperto che ho chiamato "La Fucina delle Meraviglie" è un nuovo inizio. L'inizio della "me" in veste grafica totalmente diversa e credo più consapevole delle proprie capacità. Prima ero solo una bozza piccola e insicura, adesso credo di esser pronta a dare il massimo. Ho imparato tanto durante questo percorso e mi hanno aiutato tantissimo le mie colleghe grafiche che stimo. Mi hanno dato tanto e sono sempre state gentili e disponibili, soprattutto Consuelo Baviera.

Alessia: Per soddisfare la prima piccola curiosità, quando hai deciso di mettere il tuo talento a disposizione degli autori creando cover per i libri?

Giovanna: Non so quando di preciso, mi è venuta l'idea di metter su la pagina ed eccomi qua. Tutto il resto è venuto da solo e sono felice dei risultati.

Alessia: Ora la seconda curiosità, qual è la maggior soddisfazione che hai avuto durante il percorso che hai intrapreso?

Giovanna: Ti dirò, quando qualcuno si affida a me per dare un volto alla propria storia e quando tutto si concretizza e mi ringraziano felici del risultato, per me è già un'enorme soddisfazione, soprattutto se ti dicono che di sicuro torneranno da te perché si son trovati più che bene. Adoro le persone schiette e non amo chi spreca complimenti solo per fare scena, quando qualcuno apprezza la mia parte e poi torna, significa che in me ci crede davvero e il mio cuore si riempie di orgoglio.

Alessia: Grazie mille per essere stata con me e ci sentiamo presto ^.^


Grazie a te Ale, un bacio e a presto. 


per poter seguire la pagina cliccate sul seguente link: 



Grazie ancora di cuore a Giovanna per aver accettato di rispondere alla mia intervista e per i complimenti riguardo al blog che mi hanno fatto immenso piacere e riempito il cuore di gioia 

08 febbraio, 2015

She is my Sin, 2° intervista: Sytry

Buongiorno a tutti miei carissimi Dreamers, eccoci qui con la seconda intervista ad uno dei protagonisti della serie "She is my Sin" scritta da Diletta Brizzi, questa volta a finire sotto le mie grinfie è stato Sytry, che potete trovare nel racconto "Peccato d'amore", ma bando alle ciance :3 vi lascio con l'intervista, aspetto commenti -_^




*Quando sente il campanello suonare, si alza e va ad aprire, trovandosi di fronte il suo secondo ospite *

Alessia: Buonasera Sytry *sorride prima di farsi da parte per poterlo lasciar entrare *

Sytry: * Entra varcando la soglia della porta e dirigendosi verso la prima poltrona adocchiata, praticamente sdraiandovisi sopra con una gamba poggiata sulla spalliera * Buonasera a te Alessia * esordisce accendendosi una sigaretta e facendo cadere la cenere sul tappeto evidentemente nuovo.

Alessia: *sogghigna* Siccome io (e scommetto anche voi lettrici :3 ) sono una tipa curiosa, voglio sapere, in passato ti è mai capitata una situazione in cui ti sei sentito frustrato e per caso ti è mai successo di dover provvedere da solo a soddisfare le tue voglie?

Sytry: * Ascolta con attenzione la domanda dell'intervistatrice, la risposta non tarda ad arrivare * provvedere da solo? * ride sottovoce capendo a cosa lei si riferisse * o si, innumerevoli volte, prima di scoprire l'esistenza di quelle meravigliose creature chiamate donne. Vedi, purtroppo per certe cose ho proprio bisogno di... una mano * conclude diventando serio per un istante e fissando la ragazza negli occhi, per poi passare alla domanda successiva. *




Alessia: Hai una fantasia erotica che vorresti assolutamente vedere realizzata?

Sytry: Il sesso è un campo tanto vasto da esplorare quanto lo era il mondo ai tempi di Alessandro il Grande. Certamente esiste ancora qualcosa che non ho provato * spegne la sigaretta sulla spalliera della poltrona facendo schizzare il mozzicone fuori dalla finestra * ma ho tutta l'eternità davanti a me per fare le mie scoperte. Do un grande contributo alla scienza, chi credi che li abbia inventati i metodi anticoncezionali?

Alessia: Passiamo al lato amoroso ( :3 ) quale follia compiresti per amore?

Sytry: *All'ultima domanda si rabbuia in volto * non fu una follia la guerra che combattei, anche se quella donna è un ormai lontano ricordo, ho aperto gli occhi * si rasserena apparentemente * poi non escludo anche il dover affrontare battaglie ben più grandi per amore. Voglio dire, stai parlando con uno che ha guardato Harry Potter con la propria compagna, più follia di questa c'è solo l'impotenza * gesticola alzandosi dalla poltrona * spero di esserti stato utile * guarda l'orologio * ora se non ti spiace, ho lasciato Dike nel letto in compagnia di un giocattolino interessante, devo andare a controllare se ha capito come va utilizzato. Un marchingegno trovato in cantina il cui utilizzo erotico è sconosciuto persino a me, ma se ci riesce, non oso immaginare cosa non potrebbe fare. *ridacchia portandosi una mano chiusa a pugno davanti alla bocca * lascio il proseguo dell'Apocalisse ai miei fratelli, la mia parte l'ho fatta, ora mi godo il bottino di guerra. Ci si vede nei tuoi sogni * fa l'occhiolino e compie un uscita di scena spettacolare gettandosi dalla finestra. *


Alessia: *Come un imbecille rimane con il braccio alzato in segno di saluto ma è già scomparso* pazzesco °___°



****

Ricordo che potete acquistare il racconto al prezzo di 0,99 € tramite Amazon al seguente link:



Cover realizzata da Elisabetta Baldan:











13 novembre, 2014

Intervista alla talentuosa e dolcissima Linda Bertasi

Ed eccomi qui per la rubrica interviste, questa volta sotto la mia lente ho catturato Linda Bertasi, della quale ho già potuto leggere ed apprezzare "Il profumo del Sud" libro che mi ha catturata totalmente nella sua rete. Da oggi è disponibile la sua ultima fatica letteraria (di cui troverete maggiori info nel post che ho pubblicato prima di questo -_^ ) dal titolo "L'erede di Tahira" psps... seguitemi per scoprire qualcosa in più su questa dolcissima ragazza <3




Ciao Linda e benvenutissima su Letture Sognanti! :D


Ciao carissima Alessia, un grazie formato pacco gigante a te e al tuo bellissimo blog!


Il rifugio, Destino di un amore, Il profumo del Sud ed ultimo nato e a breve disponibile “L'erede di Tahira” quale dei volumi da te scritti ti ha portato maggiori soddisfazioni e gioie?

Difficile rispondere a questa domanda, scrivendo generi letterari diversi ho sempre avuto lettori diversi, tranne i più affezionati, quelli che mi seguono sin dalla prima pubblicazione e che non smetterò mai di ringraziare. Ma se devo scegliere, punto su “Il profumo del sud”, essendo un romance storico ho svolto una lunga ricerca e ho cercato di renderlo inattaccabile, forse per questo ha riscosso molti assensi tra i lettori, anche se il mio secondo romanzo “Il rifugio – Un amore senza tempo” è il libro che ha impressionato maggiormente e continuano a chiedermene il seguito.

Quale invece è stato più arduo da scrivere e perchè?

Sinceramente, non so rispondere a questa domanda. Io vivo la scrittura come una sorta di ispirazione, scrivo solo se devo comunicare qualcosa, non per obbligo. La storia deve decollare da sola e, se ciò non accade, la accantono. Mi sono divertita a scrivere tutti i miei romanzi, ho amato scrivere “Il profumo del sud” e ricercare sino allo sfinimento, è la cosa che più mi appassiona. E mi sono divertita a parlare di reincarnazione e dimensioni temporali. Per me la scrittura è gioia, è vita, perciò la mia risposta è no! Non è stato arduo scrivere nessuno dei miei romanzi.




Dei personaggi presenti in tutti i tuoi libri, finora pubblicati, a quale ti senti di somigliare di più e perchè?

Non sono solita proporre personaggi che mi rappresentano, però mi diverto ad attribuire al carattere delle eroine dei tratti a me comuni, come la passione per musei e castelli, l’amore per la letteratura, la timidezza e le guance che arrossiscono per un’inezia. In Francesca c’era la timidezza, in Anna la passione per i libri, in Anita la passione per Jane Austen e in Arianna l’attaccamento a Viserbella, paesino nel quale pure io ho trascorso quasi tutte le mie estati.

Ora te ne faccio una bella difficile :P

Se potessi tornare indietro, quale tra i personaggi sacrificheresti?

Partiamo dal presupposto che nei miei libri muore sempre almeno un personaggio e non è detto che questa regola non tocchi uno dei protagonisti. Ma, per rispondere alla tua domanda, forse ne salverei uno, sinceramente nei miei libri muore davvero tanta gente. E tu che hai letto “Il profumo del sud” lo sai bene!


Parliamo di un tema ormai e purtroppo sempre d'attualità, la pirateria! Da quando è nato il mondo del libro digitale è sempre in aumento il numero di persone che, fregandosene del lavoro di scrittori, illustratori, editori, ecc... mette a disposizione degli utenti della rete una quantità di libri indescrivibile, affermando che lo fanno per amore della lettura, cosa che personalmente trovo ingiusta e controproducente, in quanto a mio parere uccide il mondo dell'editoria, tu cosa ne pensi a riguardo?

Il problema della pirateria purtroppo c’è da sempre e comprende tanti settori, non solo quello della letteratura. Il punto focale è che esistendo il Self-publishing, ci sono tanti esordienti che si trovano il proprio libro piratato, libro che si trova sul commercio a meno di 1 €. Qui sta la beffa, non sono autori con agenti alle spalle, con persone che tutelano il loro lavoro o dai grandi introiti, quindi si sentono vilipesi e mortificati interiormente in un certo senso.
Personalmente non condivido la pirateria, ma per un emergente è seriamente impossibile combattere questa piaga, proporrei qualche sistema di blocco, qualche sigillo ma dovrebbero essere i BookStore ad applicarli e qui il discorso si farebbe complesso.




Sempre rimanendo in tema, tutti i tuoi libri usciti finora sono stati pubblicati anche i ebook, ti è successo di essere piratata? Se sì, che sensazioni hai provato quando lo hai scoperto?

Assolutamente sì, addirittura mi sono ritrovata con “Il profumo del sud”, allora esistente solo in cartaceo, piratato e devo ancora capire come sia potuto accadere. Le sensazioni sono state diverse, ovvio da una parte sale la rabbia e la stizza contro la pirateria, dall’altra devo ammettere che trovare così tanti download per un mio romanzo mi ha colpito, anche se non so sia da attribuire a vero interesse da parte di un lettore con poche possibilità o, più che altro, a input di scaricare qualsiasi prodotto disponibile.


Ultima domanda, siccome io sono una tipa curiosa e mi faccio sempre i cavoli degli altri XD


Quali progetti hai nel cassetto e che realizzerai prossimamente?

Ne ho diversi. In realtà ho appena terminato un romanzo breve per un piccolo progetto che mi auguro veda la luce. Un progetto diverso dai soliti. Nel prossimo futuro sarò impegnata in una lunga ricerca perché mi cimenterò ancora una volta nello storico, mio primo amore, e al centro dell’attenzione ci sarà la mia città, Ferrara.



Ti ringrazio per aver risposto a questo intervista e non vedo l'ora di poter leggere “L'erede di Tahira” *___*


E io non vedo l’ora che tu mi legga, sono molta curiosa di leggere una tua nuova recensione. Vediamo se riuscirò a conquistarti anche con questa storia molto diversa da “Il profumo del sud”. Un grazie sentito a te che sei una meravigliosa persona che ho avuto il piacere e la fortuna di poter abbracciare, un saluto a tutti i tuoi lettori e buone letture sognanti a tutti voi.

13 ottobre, 2014

Anteprima "Lacrime d'Ametista - Il fato degli Dei" + mini intervista a Donatella Perullo


Titolo: Lacrime d'Ametista - Il fato degli Dei
Autrice: Donatella Perullo
Edito da: Butterfly Edizioni
Data di pubblicazione: Ottobre 2014
Numero di pagine: 284
Prezzo di copertina:

Trama:

Immaginate una realtà in cui la civiltà sia divisa in tre regni: Il regno delle sette terre, abitato dai mortali che sono definiti incompleti per via della loro caducità, il regno di Fomoria, abitato da esseri immortali privi di sentimenti positivi e il regno di Elidoria, abitato da esseri fatati benevoli.

La protagonista, Roswita, è l’ultima primogenita incompleta nata nell’anno nel quale, secondo una rivelazione della Creatrice, nascerà la predestinata in grado di sconfiggere la terribile Irmin, principessa del regno del male e sposa di Felmasio, re degli incompleti. Per questo motivo Irmin ha ordinato l’uccisione di tutte le primogenite nate in quell’anno.
Roswita è dunque destinata a essere assassinata poco dopo la nascita, ma è salvata da Iosò, una misteriosa anziana che la porta via con sé e la tiene nascosta nel bosco, lontana da tutti, per prepararla al destino che la attende. La ragazza cresce serena e inconsapevole. Raggiunge l’adolescenza senza avere sentore di quello che è il suo destino, fin quando un giorno per puro caso, s’imbatte in un giovane che la colpisce dritta al cuore.
È Fredric dei Noctiluca, principe cadetto, figlio di Felmasio e di Irmin.
Qui ha inizio un susseguirsi di eventi magici, emozionanti e drammatici che stravolgeranno la vita dei protagonisti e porteranno Roswita a combattere per il proprio amore e per la salvezza della razza incompleta. Eventi che le riveleranno la verità sulla propria nascita e sul proprio destino, costringendola a prendere coscienza di sé e a rinunciare alla propria fanciullezza e alla propria innocenza.


Mini intervista a Donatella: 



Alessia: Oggi siamo qui con Donatella Perullo di cui a breve uscirà per Butterfly Edizioni il suo libro “Lacrime d'Ametista”, benvenuta su letture sognanti!

Donatella: Grazie mille per avermi ospitata, è un vero piacere essere qui con voi!


Alessia: Com'è nata l'idea per questo romanzo?

Donatella: L’idea de Il fato degli Dei, la trilogia che si apre con Lacrime d’Ametista, è nata da uno sguardo. Il piglio tormentato di un ragazzo che è poi diventato quello del protagonista, Fredric. Subito dopo, la scena che apparve nella mia mente fu di un bosco, fitto e pieno d’ombre, di Fredric che lo attraversava a cavallo e di una ragazza che, nascosta dietro un cespuglio, lo vedeva, rimanendone folgorata. L’immagine di quel colpo di fulmine è stata la scintilla capace di creare un intero mondo che da oltre tre anni è divenuto la mia realtà. Un’idea semplice, insomma, quella iniziale, che si è poi sviluppata intorno al mio desiderio di vivere l’avventura più emozionante e fantastica della mia vita, un’avventura da poter condividere con più persone possibile. È questo che è stato per me scrivere la trilogia, un viaggio meraviglioso, pieno di magia, colpi di scena e sentimenti contrastanti.



Alessia: Quali difficoltà hai incontrato nella sua stesura?

Donatella: Quando s’inizia a scrivere un fantasy d’atmosfera fiabesca, la prima cosa che bisogna fare per renderlo credibile è creare il mondo nel quale si svilupperà la storia che si ha in mente. Bisogna esplorare quel mondo per primi, osservarne i dettagli e conoscerne le leggi, le civiltà e ogni anfratto. Bisogna fare propria quella realtà perché è lì che vivranno i protagonisti ed è dove si condurrà per mano il lettore che dovrà dimenticare di trovarsi in un universo immaginario. Questa è stata per me la parte più complessa, ma poi un’altra difficoltà è stata riuscire a trasmettere l’essenza più intima dei personaggi, sia positivi sia negativi rendendoli sulla carta concreti e tridimensionali come lo erano nel mio cuore. L’ostacolo principale, insomma, è stato rendere tangibile e realistico ciò che raccontavo. Spero di esserci riuscita.




Alessia: La copertina (che a mio parere è uno spettacolo) te l'eri immaginata così?

Donatella: Hai proprio ragione la copertina di Lacrime d’Ametista è davvero spettacolare. Lo so, sono di parte, ma ne sono innamorata e voglio gridarlo ai quattro venti. Due anni fa, mentre scrivevo il romanzo, creai già la cover nella mia mente. Immaginai la mia Roswita, giovane e volitiva, con al collo la magica ametista, fulcro del racconto. La vidi con lo sguardo fisso verso di me, cupa, combattuta tra le ombre del bosco e la vita al di fuori di esso. Quell’idea di copertina mi parlava di sentimenti, di coinvolgimento emotivo, di mistero e avventura. Sapevo che non sarebbe stato facile realizzarla, ma ci speravo. Quando Argeta Brozi, la direttrice editoriale della Butterfly Edizioni, ha trasformato in realtà il mio sogno di pubblicazione, nella sua bontà di fata madrina non si è accontentata di avverare uno solo dei miei desideri, ma mi ha affidata alle cure di una fatina buona, dai poteri magici, Elisabetta Baldan. La magica Elisabetta armata del potere della pazienza e di quello della digital art, ha ascoltato instancabile le mie concitate idee e le mie descrizioni, fino a riuscire a leggermi i pensieri, visualizzare la copertina che avevo in mente e riprodurla alla perfezione, così come l’avevo desiderata e di questo le sono immensamente grata. Ecco che ha preso forma la cover dei miei sogni e la mia Roswita è apparsa in tutta la sua bellezza.


Alessia: In quale dei personaggi presenti nel libro ti rispecchi di più?

Donatella: In realtà ognuno dei personaggi di Lacrime d’Ametista è un frammento di me. A ognuno di loro ho donato una scheggia del mio carattere e tutti sono al contempo, lontanissimi da quello che sono. Mi riconosco nel cuore della protettiva Iosò, nella fragilità di re Felmasio, in alcune sfumature della vendicativa Irmin e nella generosità del principe Nem, ma mi riconosco anche nella dualità del principe Fredric e nella combattività e nella testardaggine di Roswita…sì forse in lei mi rivedo un po’ di più. C’è un pezzettino di me anche in molti altri personaggi che conoscerete, Lupa, Anacleto e persino nei feroci Cavalieri dell’Afflizione. Ognuno di loro è parte di quello che sono, sono stata o che sarò.



Alessia: Grazie di tutto cuore per aver risposto a questa intervista e in bocca al lupo per l'uscita del libro ;)


Donatella: Grazie a te per avermi concesso quest’opportunità e grazie soprattutto per l’augurio…sai, però adoro i lupi e vorrei che questo non crepasse. Che dici, ci teniamo stretta la fortuna e lo graziamo? 

05 agosto, 2014

6° tappa "L'amore non si nega a nessuno"

Benvenuti a tutti nella 6° ed ultima tappa di questo magnifico blogtour. Ed ora vi lascio con qualche chicca sui progetti futuri di Valentina e ci vediamo dopo per i vincitori del giveaway, che si porteranno a casa due copie del romanzo (verrete estratte tramite random.org e verranno postati i print screen con i numeri vincitori) e i due commenti che sono stati ritenuti più simpatici vinceranno due segnalibri di "L'amore non si nega a nessuno" ed ora, buona lettura e buona fortuna -_^






A: Ciao Valentina e benvenuta su letture sognanti



V: ciao, Alessia e grazie per avermi ospitata nel tuo piccolo regno 



A: Oltre a “Per tutto il tempo che ci resta” edito da rupe mutevole- amazon e “l'amore non si nega a nessuno” edito da Butterfly Edizioni hai in programma di pubblicare qualcos'altro a breve? Stuzzichiamo un pò la curiosità dei tuoi fedeli lettori -_^



V: esatto. Ho scritto altri due romanzi brevi, di cui non posso svelarvi molto per ora. Il primo si intitola fino all’ultima goccia e narra la storia di una giovane ballerina, Lilly che scopre di avere un tumore e vede cadere in pazzi il sogno di diventare prima ballerina alla scala. Dopo essere stata lasciata dal suo compagno, che non se la sente di affrontare con lei questo calvario, decide di trasferirsi dalla madre, a Parma. Qui non ci saranno solo visite mediche e chemioteriapia ad attenderla, ma anche un giovane studente di medicina che le farà capire che le farà capire che la vita va vissuta fino all’ultima goccia, perché può sempre sorprenderti.
Il secondo di chiama “ il mio cuore per te” e racconta la storia di Carry, giovane promessa dell’equitazione, che a causa di una caduta a cavallo perde momentaneamente l’uso delle gambe. Toccherà a toccherà a Tommy, il suo fisioterapista, curarle il fisico e l’anima, in modo che possa ritrovare fiducia in se stessa e superare le sue paure. In fondo si sa, l’amore è la medicina migliore 


A: Si tratterà sempre di libri e/o racconti di genere romance o spazierai su altri generi?

V: Io scrivo principalmente romance, perché è il genere che preferisco leggere (sono una romanticona ) ma amo le sfide, perciò ho deciso di cimentarmi in una storia fantasy, in cui il romance avrà la sua parte, ma sarà accompagnato da una buona dose di paranormal, azione e un pizzico di eros. I protagonisti sono kami , ossia creature mitologiche giapponesi dalle sembianze umane, le cui vite si intrecceranno con quella di Anna, ragazza normalissima ma che in realtà è figlia di una strega e scoprirà di averne ereditato i poteri, nello strenua lotta contro nue, potentissimo demone, che vuole soggiogare il genere umano.
Vorrei anche scrivere un romanzo storico ambientato nella Verona del 1943.
Insomma, amore si, ma non solo.


Grazie mille per aver risposto alle mie domande! :)


Restate sintonizzati per l'estrazione ;)







19 luglio, 2014

Intervista a Diletta Brizzi & Yvan Argeadi


Ed ecco a voi, una nuova ed interessantissima intervista, questa volta sotto la lente sono finiti i due autroi di "Take me into your Hell" e sono sicura che se non avete ancora letto il volume sarete così curiosi che correrete ad acquistarlo -_^




Innanzitutto ciao Diletta e Yvan, benvenuti su Letture Sognanti e grazie per aver accettato di rispondere a questa intervista :)

Grazie a te per averci accolto!

Parto con la prima domanda :D
Premettendo che non conosco molto bene la mitologia greca e che sono curiosa come una scimmia, quanto c'è di vero e quanto è frutto della vostra immaginazione in “Take me into your Hell”?

Yvan: Con Take me into your Hell volevamo creare un romanzo mitologico che si differenziasse dalla massa di titoli simili presenti sul mercato. Essi non fanno altro che adoperare il mito come causa scatenante di eventi poi partoriti dalla mente dell'autore. Noi invece abbiamo preferito attenerci scrupolosamente ai miti così come ci sono stati tramandati localizzando anche un essi, che rappresentano essenzialmente una realtà eterogenea, un sottile filo conduttore capace di rendere queste antiche leggende un unico corpus di eventi aventi una propria sequenza temporale e le proprie ragioni. Ci siamo presi la libertà di cambiare epoca ad un certo punto della storia, ma gli eventi narrati restano gli stessi racconti tramandatici da greci e romani, semplicemente spostati nella linea temporale per comodità e familiarità. Speriamo che avendo riproposto la mitologia greca (con una strizzata di occhiolino a quella romana e mesopotamica) nel suo aspetto originale abbiamo contribuito ad avvicinare nostri coetanei ad un passato antico quanto affascinante.

La copertina (che a mio parere cattura immediatamente il lettore tanto è splendida) è sempre stata così nella vostra immaginazione o si è delineata pian piano mentre scrivevate il volume?

Diletta: diciamo che l'idea iniziale della copertina era un po' diversa rispetto a quella attuale. Avevamo immaginato una Persefone che cadeva dal cielo - o meglio dall'Olimpo - e che veniva presa tra le braccia da Ade. Tuttavia in seguito abbiamo scoperto che era parecchio complicato da fare poiché queste immagini erano coperte da copyright così abbiamo optato per questa coppia abbracciata. Ovviamente il tocco di Elisabetta Baldan è inconfondibile. Ha reso la copertina unica nel suo genere e molto d'impatto.

Nel volume vi sono dei personaggi che vengono sacrificati e altri che vengono risparmiati. Vi siete mai pentiti di queste scelte? Se aveste potuto, avreste salvato chi è perito e ucciso qualcuno tra coloro che si sono salvati? E perché?

Yvan: Ogni cosa è andata come da programma e non v'è morte che non rispecchi quelle descritte nei miti. Il trucco per rendere più toccanti questi sacrifici stava nel fare in modo che il lettore si affezionasse ad essi così che, nel momento della sua dipartita, egli sarebbe stato toccato profondamente fino al punto da versar lacrime. Sono dell'idea che l'emozione sia alla base di una buona lettura. È' un giochetto che mi piace attuare e che vi sarà riproposto nei miei lavori successivi :)

Il finale è così sorprendente che potrebbe avere vari spunti per un secondo volume, avete mai pensato a questa possibilità?

Diletta: certo che abbiamo pensato a varie possibilità. Non possiamo dire ancora niente però da Take me into your Hell potrebbero partire due spin-off che riguardano due personaggi ben distinti.
Yvan: come accennato da Diletta vi sono le basi di alcune idee, ma abbiamo molti altri progetti da realizzare prima di pensare di poter concretizzare queste basi pertanto restano ancora semplici illazioni.

Da qualche giorno è online la notizia del GDR ufficiale ispirato al vostro libro. Quando vi hanno dato la notizia siete rimasti subito entusiasti o avete avuto qualche dubbio in proposito?

Diletta: il fatto che venga creato un GDR su qualcosa che è stato scritto da noi, non può fare altro che rendermi felice e allo stesso tempo lusingata perché vuol dire che siamo riusciti nel nostro intento: arrivare ai lettori e farli appassionare al romanzo e alla mitologia greca.
Yvan: Concordo con Diletta, non posso che sentirmene onorato, è un segno che l'intento principale del romanzo, ovvero avvicinare i giovani a quel mondo da noi descritto, infondo non è un utopia irrealizzabile.

Ultima domanda. Quali progetti avete nel cassetto per il futuro? Scriverete altri libri a 4 mani?

Diletta: Scrivere altri libri a quattro mani? Chissà. Forse in futuro. Attualmente
sto portando avanti i racconti dell'antologia She is my Sin dedicata agli angeli ribelli che caddero per amore. Per adesso è uscito solo L'Eredità del Serpente, per l'autunno però è prevista la pubblicazione del secondo, Peccato d'Amore, e del terzo, Anima Scarlatta. Al di là di questa antologia ho intenzione di riprendere in mano un vecchio progetto. Di più non dico u.u
Yvan: Ho da poco terminato la stesura di un romanzo storico che dovrebbe vedere la luce a breve, dopodiché ho messo nella mia lista di priorità la realizzazione di un thriller psicologico/erotico/paranormale che esplora le origini delle inclinazioni umane più istintuali (perché si sa, l'uomo è un mammifero e come tale un animale quanto i predatori e le prede che abitano le foreste. Ciò che da essi lo differenzia è una peculiarità unica nel suo genere ed estremamente affascinante da esplorare, un "dono" che io chiamo: malizia).
Lavorerò inoltre su un secondo storico collegato al primo appena terminato, poi chissà... Non mi dispiacerebbe anche addentrarmi in punta di piedi in altri settori un po' più "delicati", ma per ora non mi dilungo ulteriormente nella spiegazione.


Vi ringrazio per aver risposto a queste domande e per avermi dedicato il vostro tempo! :)

Diletta: grazie a te!
Yvan: Cià...




23 ottobre, 2013

Intervista a Diletta Brizzi

Qualche tempo fa ho avuto la possibilità e il piacere di poter intervistare Diletta circa il suo racconto "L'eredità del serpente" ed è con grande piacere che oggi pubblico finalmente l'intervista, spero vi faccia piacere leggerla e se avete domande in merito ponetele pure 





Intervista a Diletta Brizzi
L'eredità del serpente
Racconto


A: In che modo hanno preso vita i tuoi personaggi e le loro avventure? Come hai creato l'ambientazione?


D: Volevo creare qualcosa di diverso, qualcosa che non risultasse già visto, anche se qualche lettore potrebbe dire il contrario. La reincarnazione della donna di uno dei primi angeli caduti, i Vigilanti, mi sembrava giusta per il mio racconto. Così ha preso vita la storia di Aurora. Tutto stava nello scegliere un Vigilante che, una volta caduto, fosse diventato uno dei sette Principi dell'Inferno. Ma non ne volevo uno docile, volevo quello con più rabbia dentro, così ho scelto Azazael. La sua storia infatti è molto diversa rispetto ai restanti Vigilanti caduti: mentre gli altri vennero fatti cadere, Azazael venne incatenato nelle profondità del deserto libico per millenni. Capirai che il rancore ma soprattutto la rabbia avevano raggiunto l'ennesima potenza. Scelti i personaggi mi serviva l'ambientazione giusta e di questo devo ringraziare il mio fidanzato, che si può dire esperto nel settore e ha trovato la profezia biblica che faceva al caso mio, di cui non vi svelerò nulla :D


A: Nel tuo racconto sono presenti luoghi reali, come ti sei documentata? Ti ci sei anche recata di persona?


D: Avevo bisogno di trovare un luogo per far incontrare Aurora e Azazael, di un luogo che avesse un qualcosa che riguardasse l'Inferno (dal quale doveva uscire Azazael) e raccogliendo informazioni su internet mi sono accorta che a Lucca (praticamente a 13 km da casa mia), più precisamente nella chiesa di Santo Agostino, vi fosse un pozzo, vicino a un quadro della Madonna, che conduceva direttamente all'Inferno. Secondo la leggenda molti secoli prima un uomo aveva scommesso un'alta somma di denaro pregando la Madonna perché lo aiutasse nella vincita della scommessa. Tuttavia l'uomo perse tutto e corse nella chiesa di Sant'Agostino, attribuendole la colpa dell'accaduto e, in preda ad una furia cieca, scaraventò un sasso contro l'affresco dedicato alla Vergine sfondandolo proprio all'altezza della spalla e proprio in quel momento, una voragine si aprì sotto di lui facendolo sprofondare all'Inferno. Una volta scoperto questo, ho preso subito la macchina e con Yvan ci siamo recati subito sul posto per fare tutte le foto possibili e immaginabili e per segnarmi il percorso che mi avrebbe portato alla chiesa di San Michele. E' stata una bella esperienza raccogliere tutte le informazioni direttamente sul campo.


A: Oltre alla somiglianza della modella con il personaggio femminile del tuo racconto quali criteri hai utilizzato per la scelta?


D: Quando per la prima volta ho pensato ad Aurora, mi sono immaginata una donna "splendente" e, anche se di solito i miei personaggi sono prettamente con capelli scuri, ho pensato che una donna bionda potesse fare al caso mio. I suoi tratti dovevano essere delicati ma allo stesso tempo decisi. Quando per la prima volta ho visto la foto della ragazza che poi è stata la mia scelta, Loriana, ho capito subito che lei sarebbe stata perfetta per Aurora. Era lei, in tutto e per tutto.

A: Qual'è l'elemento del tuo segno zodiacale? Ti senti legata ad esso o ad un altro? Quale e perché?


D: Beh io sono dell'Acquario quindi il mio elemento è l'Aria. Sono molto legata a esso perché mi completa, mi fa sentire viva, completa. E' difficile da spiegare ma mi fa sentire parte di esso.


A: Quanto è stato difficile per te scrivere il racconto?


D: Non tanto, anche se ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto riscrivere tutto dall'inizio. Ci sono stati dei giorni in cui ho scritto pagine e pagine di racconto, mentre altri in cui non ho scritto proprio niente perché non avevo la cosiddetta "ispirazione". Però alla fine ce l'ho fatta e devo dire che sono contenta del risultato ottenuto, non pienamente soddisfatta però perché ci sono alcune cose che devo riguardare per bene prima della futura pubblicazione.

A: Nel racconto si parla di magia, tu credi in essa?


D: Credo nella magia che ci circonda, nei miti e nelle leggende del passato, altrimenti non avrei scritto niente di tutto ciò. Ma per magia non intendo quella che si può vedere in telefilm come "Streghe", ma quella caratterizzata dalle energie, naturali e non, positive e negative, che ci circondano. Come dice Phyllis Curott, "la vera magia è la vita".


A: Quali consigli daresti a un aspirante scrittore/trice?


D: Mai darsi per vinto/a, mai arrendersi anche se ci saranno delle delusioni e credere sempre nei vostri sogni e in tutto quello che scrivete. Volere è potere.


A: Per concludere, hai in cantiere progetti per il futuro?


D: Sì, ho diversi progetti in cantiere: in primo luogo ho intenzione di allungare "L'eredità del serpente", per farlo diventare così un romanzo breve. Il primo di sette romanzi brevi, tutti dedicati ai Vigilanti Caduti. Ho già preparato la bozza per il secondo libro, Seduzione Infernale, e ho già nominato i protagonisti proprio ne L'eredità del serpente.
Inoltre a fine ottobre uscirà il cartaceo del romanzo urban fantasy/mitologico "Take me into your Hell" che ho scritto a quattro mani con Yvan, che si può dire essere il mio orgoglio, quello di cui vado più fiera. Ovviamente però starà a voi lettori giudicare ;)