Ed ecco a voi, una nuova ed interessantissima intervista, questa volta sotto la lente sono finiti i due autroi di "Take me into your Hell" e sono sicura che se non avete ancora letto il volume sarete così curiosi che correrete ad acquistarlo -_^
Innanzitutto
ciao Diletta e Yvan, benvenuti su Letture Sognanti e grazie per aver
accettato di rispondere a questa intervista :)
Grazie
a te per averci accolto!
Parto
con la prima domanda :D
Premettendo
che non conosco molto bene la mitologia greca e che sono curiosa come
una scimmia, quanto c'è di vero e quanto è frutto della vostra
immaginazione in “Take me into your Hell”?
Yvan:
Con Take me into your Hell volevamo creare un romanzo mitologico che
si differenziasse dalla massa di titoli simili presenti sul mercato.
Essi non fanno altro che adoperare il mito come causa scatenante di
eventi poi partoriti dalla mente dell'autore. Noi invece abbiamo
preferito attenerci scrupolosamente ai miti così come ci sono stati
tramandati localizzando anche un essi, che rappresentano
essenzialmente una realtà eterogenea, un sottile filo conduttore
capace di rendere queste antiche leggende un unico corpus di eventi
aventi una propria sequenza temporale e le proprie ragioni. Ci siamo
presi la libertà di cambiare epoca ad un certo punto della storia,
ma gli eventi narrati restano gli stessi racconti tramandatici da
greci e romani, semplicemente spostati nella linea temporale per
comodità e familiarità. Speriamo che avendo riproposto la mitologia
greca (con una strizzata di occhiolino a quella romana e
mesopotamica) nel suo aspetto originale abbiamo contribuito ad
avvicinare nostri coetanei ad un passato antico quanto affascinante.
La
copertina (che a mio parere cattura immediatamente il lettore tanto è
splendida) è sempre stata così nella vostra immaginazione o si è
delineata pian piano mentre scrivevate il volume?
Diletta:
diciamo che l'idea iniziale della copertina era un po' diversa
rispetto a quella attuale. Avevamo immaginato una Persefone che
cadeva dal cielo - o meglio dall'Olimpo - e che veniva presa tra le
braccia da Ade. Tuttavia in seguito abbiamo scoperto che era
parecchio complicato da fare poiché queste immagini erano coperte da
copyright così abbiamo optato per questa coppia abbracciata.
Ovviamente il tocco di Elisabetta Baldan è inconfondibile. Ha reso
la copertina unica nel suo genere e molto d'impatto.
Nel
volume vi sono dei personaggi che vengono sacrificati e altri che
vengono risparmiati. Vi siete mai pentiti di queste scelte? Se aveste
potuto, avreste salvato chi è perito e ucciso qualcuno tra coloro
che si sono salvati? E perché?
Yvan:
Ogni cosa è andata come da programma e non v'è morte che non
rispecchi quelle descritte nei miti. Il trucco per rendere più
toccanti questi sacrifici stava nel fare in modo che il lettore si
affezionasse ad essi così che, nel momento della sua dipartita, egli
sarebbe stato toccato profondamente fino al punto da versar lacrime.
Sono dell'idea che l'emozione sia alla base di una buona lettura. È'
un giochetto che mi piace attuare e che vi sarà riproposto nei miei
lavori successivi :)
Il
finale è così sorprendente che potrebbe avere vari spunti per un
secondo volume, avete mai pensato a questa possibilità?
Diletta:
certo che abbiamo pensato a varie possibilità. Non possiamo dire
ancora niente però da Take me into your Hell potrebbero partire due
spin-off che riguardano due personaggi ben distinti.
Yvan:
come accennato da Diletta vi sono le basi di alcune idee, ma abbiamo
molti altri progetti da realizzare prima di pensare di poter
concretizzare queste basi pertanto restano ancora semplici illazioni.
Da
qualche giorno è online la notizia del GDR ufficiale ispirato al
vostro libro. Quando vi hanno dato la notizia siete rimasti subito
entusiasti o avete avuto qualche dubbio in proposito?
Diletta:
il fatto che venga creato un GDR su qualcosa che è stato scritto da
noi, non può fare altro che rendermi felice e allo stesso tempo
lusingata perché vuol dire che siamo riusciti nel nostro intento:
arrivare ai lettori e farli appassionare al romanzo e alla mitologia
greca.
Yvan:
Concordo con Diletta, non posso che sentirmene onorato, è un segno
che l'intento principale del romanzo, ovvero avvicinare i giovani a
quel mondo da noi descritto, infondo non è un utopia irrealizzabile.
Ultima
domanda. Quali progetti avete nel cassetto per il futuro? Scriverete
altri libri a 4 mani?
Diletta:
Scrivere altri libri a quattro mani? Chissà. Forse in futuro.
Attualmente
sto
portando avanti i racconti dell'antologia She is my Sin dedicata agli
angeli ribelli che caddero per amore. Per adesso è uscito solo
L'Eredità del Serpente, per l'autunno però è prevista la
pubblicazione del secondo, Peccato d'Amore, e del terzo, Anima
Scarlatta. Al di là di questa antologia ho intenzione di riprendere
in mano un vecchio progetto. Di più non dico u.u
Yvan:
Ho da poco terminato la stesura di un romanzo storico che dovrebbe
vedere la luce a breve, dopodiché ho messo nella mia lista di
priorità la realizzazione di un thriller
psicologico/erotico/paranormale che esplora le origini delle
inclinazioni umane più istintuali (perché si sa, l'uomo è un
mammifero e come tale un animale quanto i predatori e le prede che
abitano le foreste. Ciò che da essi lo differenzia è una
peculiarità unica nel suo genere ed estremamente affascinante da
esplorare, un "dono" che io chiamo: malizia).
Lavorerò
inoltre su un secondo storico collegato al primo appena terminato,
poi chissà... Non mi dispiacerebbe anche addentrarmi in punta di
piedi in altri settori un po' più "delicati", ma per ora
non mi dilungo ulteriormente nella spiegazione.
Vi
ringrazio per aver risposto a queste domande e per avermi dedicato il
vostro tempo! :)
Diletta:
grazie a te!
Yvan:
Cià...