Prima
di lasciarvi ai dati tecnici e alle altre informazioni riguardo
questo libro, voglio spendere due parole in proposito!
Presi il cartaceo ormai quasi un anno fa in occasione della mia prima visita alla fiera della microeditoria di Chiari dove ebbi la possibilità e la gioia di poter conoscere di persona Linda, una persona davvero in gamba oltre che una scrittrice che vi farà sognare con questo magnifico volume che vi consiglio, con tutto il cuore di leggere, vi incanterà e affascinerà!
Ed ora eccovi la tram e tutte le info utili su "Il profumo del Sud" -_^
Presi il cartaceo ormai quasi un anno fa in occasione della mia prima visita alla fiera della microeditoria di Chiari dove ebbi la possibilità e la gioia di poter conoscere di persona Linda, una persona davvero in gamba oltre che una scrittrice che vi farà sognare con questo magnifico volume che vi consiglio, con tutto il cuore di leggere, vi incanterà e affascinerà!
Ed ora eccovi la tram e tutte le info utili su "Il profumo del Sud" -_^
SCHEDA
TECNICA
TITOLO:
Il profumo del sud
AUTORE:
Linda Bertasi
EDITORE:
Butterfly Edizioni
ANNO:
2013
GENERE:
Romanzo storico
PAGINE:
226
PREZZO:
€ 2,02
Sinossi:
Luglio 1858. Un piroscafo prende il largo dal porto di Genova verso
il Nuovo Mondo. Sul ponte, Anita vede la terraferma allontanarsi e,
con essa, tutto il suo passato: una famiglia alla quale credeva di
appartenere, i suoi affetti, una scomoda verità. A condividere il
viaggio con lei, la matura Margherita e il suo protetto, il seducente
Justin Henderson. Giunti in America, Margherita convince Anita ad
essere sua ospite per qualche tempo, nella sua dimora a Montgomery.
La ragazza accetta, sicura di dover ripartire al più presto. A farle
cambiare idea saranno le bianche colline del Sud e un tormentato
amore più forte delle sue paure. All’orizzonte, l’ombra oscura
della guerra civile.
Linda
Bertasi scrive un romanzo che dell’Ottocento ha il sapore, un
romanzo nel quale la Storia non è semplice sfondo ma protagonista
attiva della vicenda. Narrativamente impeccabile, emotivamente
travolgente, Il profumo del sud è una storia di passione: quella per
la terra alla quale sentiamo di appartenere e quella per la persona
che siamo destinati ad amare.
QUALIFICA
DI MERITO COME ‘AUTORE COMMENDEVOLE’ AL VII PREMIO LETTERARIO
EUROPEO ‘MASSA CITTA’ FIABESCA DI MARMO E MARE’
PROLOGO
IN ANTEPRIMA:
La
‘Lanterna’ spiccava sul porto di Genova in tutti i suoi
centodiciassette metri.
Aguzzò
la vista. Eccoli: i due grifoni che reggevano lo scudo con l’insegna
di San Giorgio, una croce rossa in campo bianco, la coda e le ali
alte, quasi a sfiorare la corona che li sormontava, rigorosamente
chiusa, simbolo tangibile di sovranità.
Sulla
banchina, di fronte a lui, qualche parente venuto a tendere l’ultimo
flebile legame con famigliari emigranti, ansiosi di lasciarsi la
penisola alle spalle e di approdare su terre più fortunate e
rigogliose. Ansiosi di raggiungere il Nuovo Mondo, emblema di
speranza e di futuro in quegli anni burrascosi.
Sorrise
della loro ingenuità, spostando lo sguardo dai nastri colorati, tesi
sino alla nave, ai pochi passeggeri addossati sul ponte di quel
piroscafo a vapore, più simile a un brigantino che a un
transatlantico. Alzò gli occhi, osservando l’alberatura, il
fumaiolo alto e stretto che s’innalzava verso il cielo azzurro.
Sarebbe stata una traversata lunga e piuttosto scomoda. Fece un
rapido calcolo dei passeggeri imbarcati: una trentina senza contare
l’equipaggio, per lo più emigranti tricolori.
Ed
ecco i nastri tendersi sempre più, si stava muovendo. Le grida di un
paio di ragazzini alla sua destra lo distolsero. Lanciò uno sguardo
infastidito nella loro direzione e la vide addossata alla ringhiera
di legno, la presa ferrea, le dita livide. Fissava un punto
imprecisato tra le acque, gli occhi alla spasmodica ricerca della
chiglia. In altre circostanze avrebbe sorriso di quella giovane donna
ombrosa. Le femmine avevano una propensione per il dramma che
rasentava l’illogico, ma c’era qualcosa in lei, qualcosa
d’insolito. Nessun nastro teso verso la banchina, nessun famigliare
o amico, nessun servitore.
I
suoi capelli furono i primi a colpirlo: una folta chioma sbarazzina,
preda della brezza leggera. Boccoli di un castano incendiato
s’inanellavano sulle spalle, celate da un lungo mantello scuro.
Sotto quel sole mattutino, parevano catturarne i raggi
imprigionandoli tra le ciocche ondeggianti. Distava non più di
cinque metri da lui. Respirava a intermittenza e, ogni volta, il
petto si sollevava, mostrando la generosità delle sue curve. Indugiò
sui fianchi sottili, sulla vita sinuosa, immaginando le lunghe gambe
flessuose intrappolate nella crinolina.
Un
brivido lo sorprese, mentre fantasticava su quel corpo invitante, su
quella donna pudica. Amava quel genere di femmine. Nascondevano,
sotto la timida scorza, un animo succoso e ardente.
Un
alito di vento s’insinuò sotto il mantello, scoprendole la spalla.
Lei si volse, trattenendo la stoffa, castigandola con l’imposizione
della mano inguantata. Fu allora che lui scorse i suoi occhi scuri,
profondi: due perle d’inchiostro su una pergamena d’alabastro. E
lì, tra le lunghe ciglia nere, qualche stilla disegnava un percorso
insolito. Un tortuoso tracciato che moriva sulle labbra piene: due
pesche setose da mordere seduta stante.
Piangeva
in silenzio, lasciava scorrere quella muta emozione senza porvi
freno, senza trattenerla. Quella visione lo stregò, più ammaliante
che qualsiasi sguardo, corpetto o crinolina.
E
poi la nave ondeggiò, la banchina dinanzi che si riduceva. La
misteriosa sconosciuta si staccò dalla ringhiera, diretta a poppa,
verso di lui. S’incamminò e il suo incedere lo ammaliò, passi
lenti, cadenzati, una sorta di danza. La donna incrociò il suo
sguardo per una frazione di secondo, poi lo distolse con nonchalance.
Lui
restò a contemplare la banchina, mentre un profumo di fragole e
gelsomino gli solleticava le narici. Fu in quell’istante che scorse
la carrozza arrestarsi in una nuvola di polvere. La portiera recante
uno stemma giallo-oro che si apriva con impeto e un giovane che
correva a perdifiato tra marinai, nastri strappati e volti curiosi.
Lo sconosciuto si scagliò verso la nave, quasi volesse afferrarla,
strattonarla, costringerla a invertire la rotta. Un grido uscì dalla
sua bocca. Un nome in balìa dei venti: ‘Anita’.
Le
sillabe si persero tra le onde increspate dallo scafo. La ‘Lanterna’
che rimpiccioliva, l’aristocratico vociante ridotto a una muta
macchia indistinta e quell’essenza di fragole e gelsomino ancora
nell’aria.
Biografia
dell'autrice:
LINDA
BERTASI nasce nel 1978.
Appassionata
di storia e letteratura inglese, sviluppa sin dalla tenera età una
spiccata predisposizione per le materie umanistiche.
Nel
Gennaio 2010, pubblica il romance contemporaneo “Destino di un
amore” (La Caravella Editrice), cui fa seguito nel Febbraio 2011 il
paranormal-romance “Il rifugio – Un amore senza tempo” (La
Caravella Editrice) che le vale, nel 2012, la Medaglia d'Argento al
XXIII Premio Letterario 'Valle Senio'.
Nel
Maggio 2013, pubblica il romance storico “Il profumo del sud”
(Butterfly Edizioni) che le vale la qualifica con merito di 'Autore
commendevole' al VII Premio Letterario Europeo 'Massa città
fiabesca'.
Sempre
nel 2013, ha curato diverse prefazioni per i romanzi di Emanuela
Rocca e Laura Bellini.
Dal
Febbraio 2013, gestisce il suo blog Linda Bertasi Blog dove da ampio
spazio agli emergenti con segnalazioni, interviste e recensioni
GRATUITE.
Gestisce
assieme all'amica e collega Laura Bellini anche il blog "Impronte
d'autrici".
Scrive
sul web-magazine Io Come Autore dove cura personalmente la rubrica
"Il romanzo Classico".
Collabora
con le case editrici "Agenzia Letteria Jo March" e con
"Faust Edizioni", con il blog letterario "Destinazione
Libri".
Proprietaria
di una piccola realtà commerciale nella provincia di Ferrara, vive
assieme al marito e alla figlia.
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