27 maggio, 2015

Recensione "Il diario di Anne Frank"


Titolo: Anne Frank- Diario
Autrice: Anne Marie Frank
Edito da: Einaudi
Numero di pagine: 356
Prezzo di copertina: 11 €

Sinossi: 


Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori piú o meno immaginari, si sostituisce la storia della lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. «Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia», ha il coraggio di scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subí tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni.
Questa edizione, a cura di Frediano Sessi, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni.


Recensione:


Del diario di Anne sono molte le cose che riescono a colpire il lettore oltre alla tragedia che si è abbattuta sugli ebrei, popolo che non si sa come mai Hitler odiava così tanto da decidere di sterminare. Agli occhi di una persona normale come me, sono uno dei popoli che abitano la Terra che lavorano, sono onesti ecc... non si meritavano di sicuro quello che è accaduto loro per colpa di un unico “uomo” (che in realtà era una bestia assetata di sangue) che facendo il lavaggio del cervello ad una, due, tre persone e così via alla fine è riuscita a mettere contro a questo popolo sempre più persone. Le misure antisemite erano un infinità, impossibile contarle tutte, ne cito alcune

  • Gli Ebrei non potevano più andare al cinema
  • Gli Ebrei non potevano usare biciclette
  • Gli Ebrei non potevano andare a casa di gente non Ebrea
  • Gli Ebrei dovevano frequentare scuole ebraiche ecc...

C'erano rastrellamenti di queste persone che venivano prima caricate su dei camion e in seguito su dei treni merci stipati come animali e portati in campi di concentramento nei quali alcune venivano poi spedite in baracche di legno dove non c'era la minima condizione di igiene e altre mandate direttamente nelle camere a gas e bruciate vive. Si conta che durante il nazismo siano morti 1 milione e mezzo di bambini, essere innocenti...

Anne era solo una delle migliaia di persone che morirono in quei campi a causa di malattie, maltrattamenti ecc... Una ragazza che mentre ci narra la sua vita grazie al suo diario scritto prima all'esterno tra gli impegni scolastici, le visite a casa delle amiche, la passione per il cinema ecc.. e poi dall'Alloggio segreto dove si rifugiò con la sua famiglia, i Van Pels e il Sigr. Pfeffer per sfuggire alla mattanza che era in corso nel mondo, matura giorno dopo giorno, sorprende quando ad inizio 1944 torna a leggere ciò che ha scritto un anno prima, sui suoi screzi e scontri con la madre di come abbia con il suo comportamento, potuto ferirla e che questo la faccia soffrire.

Siamo a fine gennaio del '44 e Anne si chiede, come già in precedenza se lei, gli altri clandestini dell'Alloggio segreto e le altre persone nascoste in altri luoghi riusciranno a vedere la fine della guerra e quindi se saranno ancora vivi. Ancora una volta questa adolescente ci dimostra quanto sia matura rendendosi conto che c'è il serio pericolo di essere scoperti e deportati per poi morire e ci fa vedere che splendida donna avrebbe potuto diventare se la sua vita non sarebbe stata spezzata troppo presto...

La giovane Anne si fa domande sul matrimonio dei suoi, con il passare dei giorni, maturando vede che la madre è innamorata di Pim ma che questo amore non è corrisposto e la cosa la rende triste perché ai suoi occhi l'Amore è quello con la A maiuscola, quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco, in cui con il coniuge condividi tutto, ti consulti sulle decisioni che devi prendere e qui viene fuori ancora la sua straordinaria maturità e la persona meravigliosa che sarebbe diventata da adulta.

Piano piano capisce che se Peter prima le stava antipatico ora inizia a provare qualcosa per lui che forse non è semplice amicizia, con lui si perde a guardare attraverso la finestra della soffitta il pezzo di cielo azzurro e gli uccelli che volano liberi e felici e capisce che le cose materiali non sono quelle che fanno la felicità ma è come uno si sente dentro, la gioia che si ha nel cuore e la gratitudine per avere accanto persone che ti vogliono bene, la salute ecc...


Siamo a marzo '44 e la Anne bambina è sempre più lontana, continua il suo percorso di maturità riflettendo sulla Anne che viveva libera e la Anne che è diventata dopo essersi dovuta nascondere, le cose materiali le mancano sempre meno così come i compagni e le compagne che facevano a gara per accaparrarsi le sue attenzioni, quello che ora per lei è importante sono i valori della vita. Una persona straordinaria! Nel suo maturare riesce anche a trovare dei modi in cui andare d'accordo con tutti ed evitare quelle tante discussioni e quegli scontri che avvenivano da quando era appena entrata nell'Alloggio Segreto.

I sogni di Anne per il dopoguerra sono diventare una giornalista e in seguito una scrittrice, quindi come dice lei una donna moderna, sogni che purtroppo verranno infranti il 4 agosto 1944 quando la Gestapo ha fatto irruzione nell'Alloggio segreto e arrestato gli 8 abitanti.


Considerazione finale: Nonostante gli eventi del passato, ancora oggi che siamo nel 21° secolo niente è migliorato, anzi, la situazione è addirittura peggiorata, non c'è uguaglianza, condivisione, tolleranza, il razzismo è all'ordine del giorno, ma voglio continuare a sperare come faceva Anne, che ad un certo punto la situazione si capovolgerà e ritorneremo ad essere esseri umani e non come capita spesso bestie, peggio degli animali stessi e che il mondo sarà sicuramente un posto migliore, perché senza speranza non c'è futuro.

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