Titolo: Anne Frank- Diario
Autrice: Anne Marie Frank
Edito da: Einaudi
Numero di pagine: 356
Prezzo di copertina: 11 €
Sinossi:
Quando
Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto
tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni
e di amori piú o meno immaginari, si sostituisce la storia della
lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare
poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio.
«Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di
cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia», ha il coraggio di
scrivere Anne. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne
ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza
degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subí
tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato
restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un'immagine
nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale,
irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta
nelle sue riflessioni.
Questa edizione, a cura di Frediano Sessi, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
Questa edizione, a cura di Frediano Sessi, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
Recensione:
Del diario di Anne sono molte le cose
che riescono a colpire il lettore oltre alla tragedia che si è
abbattuta sugli ebrei, popolo che non si sa come mai Hitler odiava
così tanto da decidere di sterminare. Agli occhi di una persona
normale come me, sono uno dei popoli che abitano la Terra che
lavorano, sono onesti ecc... non si meritavano di sicuro quello che è
accaduto loro per colpa di un unico “uomo” (che in realtà era
una bestia assetata di sangue) che facendo il lavaggio del cervello
ad una, due, tre persone e così via alla fine è riuscita a mettere
contro a questo popolo sempre più persone. Le misure antisemite
erano un infinità, impossibile contarle tutte, ne cito alcune
- Gli Ebrei non potevano più andare al cinema
- Gli Ebrei non potevano usare biciclette
- Gli Ebrei non potevano andare a casa di gente non Ebrea
- Gli Ebrei dovevano frequentare scuole ebraiche ecc...
C'erano rastrellamenti di queste
persone che venivano prima caricate su dei camion e in seguito su dei
treni merci stipati come animali e portati in campi di concentramento
nei quali alcune venivano poi spedite in baracche di legno dove non
c'era la minima condizione di igiene e altre mandate direttamente
nelle camere a gas e bruciate vive. Si conta che durante il nazismo
siano morti 1 milione e mezzo di bambini, essere innocenti...
Anne era solo una delle migliaia di
persone che morirono in quei campi a causa di malattie,
maltrattamenti ecc... Una ragazza che mentre ci narra la sua vita
grazie al suo diario scritto prima all'esterno tra gli impegni
scolastici, le visite a casa delle amiche, la passione per il cinema
ecc.. e poi dall'Alloggio segreto dove si rifugiò con la sua
famiglia, i Van Pels e il Sigr. Pfeffer per sfuggire alla mattanza
che era in corso nel mondo, matura giorno dopo giorno, sorprende
quando ad inizio 1944 torna a leggere ciò che ha scritto un anno
prima, sui suoi screzi e scontri con la madre di come abbia con il
suo comportamento, potuto ferirla e che questo la faccia soffrire.
Siamo a fine gennaio del '44 e Anne si
chiede, come già in precedenza se lei, gli altri clandestini
dell'Alloggio segreto e le altre persone nascoste in altri luoghi
riusciranno a vedere la fine della guerra e quindi se saranno ancora
vivi. Ancora una volta questa adolescente ci dimostra quanto sia
matura rendendosi conto che c'è il serio pericolo di essere scoperti
e deportati per poi morire e ci fa vedere che splendida donna avrebbe
potuto diventare se la sua vita non sarebbe stata spezzata troppo
presto...
La giovane Anne si fa domande sul
matrimonio dei suoi, con il passare dei giorni, maturando vede che la
madre è innamorata di Pim ma che questo amore non è corrisposto e
la cosa la rende triste perché ai suoi occhi l'Amore è quello con
la A maiuscola, quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco,
in cui con il coniuge condividi tutto, ti consulti sulle decisioni
che devi prendere e qui viene fuori ancora la sua straordinaria
maturità e la persona meravigliosa che sarebbe diventata da adulta.
Piano piano capisce che se Peter prima
le stava antipatico ora inizia a provare qualcosa per lui che forse
non è semplice amicizia, con lui si perde a guardare attraverso la
finestra della soffitta il pezzo di cielo azzurro e gli uccelli che
volano liberi e felici e capisce che le cose materiali non sono
quelle che fanno la felicità ma è come uno si sente dentro, la
gioia che si ha nel cuore e la gratitudine per avere accanto persone
che ti vogliono bene, la salute ecc...
Siamo a marzo '44 e la Anne bambina è
sempre più lontana, continua il suo percorso di maturità
riflettendo sulla Anne che viveva libera e la Anne che è diventata
dopo essersi dovuta nascondere, le cose materiali le mancano sempre
meno così come i compagni e le compagne che facevano a gara per
accaparrarsi le sue attenzioni, quello che ora per lei è importante
sono i valori della vita. Una persona straordinaria! Nel suo maturare
riesce anche a trovare dei modi in cui andare d'accordo con tutti ed
evitare quelle tante discussioni e quegli scontri che avvenivano da
quando era appena entrata nell'Alloggio Segreto.
I sogni di Anne per il dopoguerra sono
diventare una giornalista e in seguito una scrittrice, quindi come
dice lei una donna moderna, sogni che purtroppo verranno infranti il
4 agosto 1944 quando la Gestapo ha fatto irruzione nell'Alloggio
segreto e arrestato gli 8 abitanti.
Considerazione finale: Nonostante gli
eventi del passato, ancora oggi che siamo nel 21° secolo niente è
migliorato, anzi, la situazione è addirittura peggiorata, non c'è
uguaglianza, condivisione, tolleranza, il razzismo è all'ordine del
giorno, ma voglio continuare a sperare come faceva Anne, che ad un
certo punto la situazione si capovolgerà e ritorneremo ad essere
esseri umani e non come capita spesso bestie, peggio degli animali
stessi e che il mondo sarà sicuramente un posto migliore, perché
senza speranza non c'è futuro.
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